mercoledì 23 maggio 2007

"Differenziamoci"


Oggi l'amministrazione comunale di Somma Vesuviana ha presentato il progetto per la raccolta differenziata. Per quanto riguarda la parte puramente tecnica potete leggere l'articolo che ho scritto per la Provincia www.laprovinciaonline.com
Per le riflessioni personali ho preferito usare questo spazio.
Ben venga la raccolta differenziata, ben venga il "porta a porta" (chissà quanti riusciranno davvero a capire cosa si butta nei diversi sacchetti e cosa no) ma nel frattempo?
E non mi riferisco a questa ennesima, disarmante emergenza rifiuti ma proprio a dove li metto nel frattempo "carta-alluminio-vetro"?
Allora io sono una di quelli che ha trasformato la propria auto in un cassonetto per la differenziata...a casa mia mi hanno insegnato a non gettare mai nulla per terra quindi tutto finisce sui tappetini della mia Atos, ma il resto direte voi? Anche il resto vi rispondo io. Basta aprire il mio cofano per trovarci: bottiglie di plastica accartocciate, bottiglie di vino vuote, giornali e depliant pubblicitari. Prima li sversavo regolarmente nelle campane ma da quando l'amministrazione di centrodestra ha deciso di toglierle e usare i cassonetti per la differenziata come cassonetti per i rifiuti comuni ho dovuto inventarmi un'alternativa. Io non ho un garage quindi uso il mio balcone (che già però è piccolino) e ora il cofano...ma tra un pò lì dentro non ci starà più nulla che devo fare?
Non ci riesco proprio a buttare nell'immondizia "normale" una bottiglia di vetro o di plastica mi sembra di perdere un bene prezioso, peggio ancora quando si tratta di carta...
e allora voi avete qualche suggerimento da darmi?
Lo so sembrerà ben minima cosa considerato che ci sono scuole chiuse per i cumuli di rifiuti e cittadini che hanno ingaggiato una lotta impari con "mandrie" di ratti...ma per me questa della differenziata resta un problema di coscienza.

mercoledì 16 maggio 2007

Chiama Piano

C'è una canzone che con me ha funzionato da salvagente.

Chiama Piano interpretata magistralmente da Pierangelo Bertoli e Fabio Concato.

In un periodo davvero nero della mia vita credevo che non ci fosse nessuno, tra le persone che mi conoscevano, cui importasse qualcosa di me, poi un giorno mi è capitato di riascoltare questa vecchia canzone e mi sono come risvegliata.

L'ho dedicata ad un'amica che in quel periodo si è fatta avanti

"Chiama piano sai che non sarò lontano.....chiama tu chiama piano, ed arriverò io in un attimo quell'attimo anche mio" ora lo dico io a lei.

Domani dovresti avere una notizia cui tieni tanto, e allora incrocio le dita per te.

Un abbraccio


e per tutti ...


Quando credi d'esser sola

su un atollo in mezzo al mare

quando soffia la tempesta

e hai paura di annegare

chiama chiama piano

sai che non sarò lontano

chiama tu chiama piano

ed arriverò io in un attimo quell'attimo anche mio

Quando crolla il tuo universo

fra le righe di un giornale

quando tutto intorno è perso e hai finito di sperare

chiama chiama piano

ed arriverò io in un attimo quell'attimo anche mio

Quando il fuoco sembra spento e non pensi di aspettare

quando il giorno resta fermo e decidi di volare

quando certa di aver vinto sulla nube di veleno

e il tuo cielo è già dipinto di un crescente arcobaleno

chiama chiama piano

sai che non sarò lontano

chiama tu chiama piano

ed arriverò io in un attimo quell'attimo anche mio

Chiama piano sai che non sarò lontano

chiama tu chiama piano

ed arriverò io in un attimo

quell'attimo anche mio

sabato 12 maggio 2007

Le elezioni sono tutte uguali


Tra pochi giorni si vota il rinnovo del consiglio dell'Ordine dei giornalisti e come accade per la politica anche nel nostro ambiente i voti vengono richiesti con la stessa tecnica. La cosa che più mi da fastidio, però, è che (in tempo di elezioni) si ricordano di te colleghi che se li incontri faccia a faccia magari stentano a riconoscerti, ma al momento del voto ti chiamano al cellulare e diventano affettuosi e socievoli. Io ho scelto da tempo chi votare, una persona che si dimostra sempre disponibile e cortese anche lontana dalle elezioni. Così dovrebbe accadere anche per le Amministrative, invece, di scegliere chi ci viene a "disturbare" solo all'ultimo minuto salvo sparire per i prossimi cinque anni.

Lo so, la mia è utopia, ma che costa sognare che un giorno le cose cambino davvero?

lunedì 7 maggio 2007

Essere buoni vuol dire essere fessi?


Ogni mattina, in Africa, un leone si sveglia.

Sa che dovrà correre più veloce della gazzella o morirà di fame.

Ogni mattina, in Africa, una gazzella si sveglia.

Sa che dovrà correre più veloce del leone o verrà uccisa.

Ogni mattina, in Africa, non importa se tu sei il leone o la gazzella ...

sarà meglio che cominci a correre !



Da qualche tempo ho l'impressione che la mattina molta gente si svegli credendo di essere più furba degli altri. Capita così che l'essere buoni e corretti venga scambiato per l'essere fessi. Ma possibile che uno per far valere i propri diritti debba essere costretto ad alzare la voce e minacciare querele e denuncie? Perchè non è più facile ammettere di aver sbagliato? Insomma, mi sto rendendo conto che essere una brava persona non sempre paga. Certo non cambierò atteggiamento, ma se magari c'è qualche "furbetto del quartierino" che sta leggendo questo blog capirà che non è più intelligente di me soltanto perchè io sono più educata e comprensiva.

giovedì 3 maggio 2007

L'incomprensione


Due giorni di black out. Non ho avuto voglia di scrivere, niente, nè che fosse personale, nè che fosse professionale. Semplicemente ho occupato la mente facendo altro. C'è una ragione: riflettevo sull'incomprensione. Per gran parte della mia vita ho pensato che fosse necessario, quasi indispensabile piacere agli altri, adesso ho finalmente capito che è necessario, praticamente indispensabile, piacere a se stessi.

Ho avuto un colloquio mercoledì che mi ha lasciato l'amaro in bocca, ma per la prima volta non sono stata male. In altre occasioni per la medesima situazione mi sarei sentita vuota e triste adesso so che posso contare su di me e non importa ciò che dicono gli altri, importa ciò che penso io.

martedì 1 maggio 2007

Il sindaco poeta


Il sindaco di Somma Vesuviana, Ferdinando Allocca, ha imparato dal suo leader Berlusconi a ricoprire più ruoli contemporaneamente: è il sindaco-storico (revisionista però, secondo lui siamo tutti figli della Repubblica di Salò), è il sindaco - cardiologo (è il suo lavoro e non perde occasione per ricordarlo), è il sindaco - paciere (le liti nella sua maggioranza sono tanto rumorose ed accese, ma poi riesce sempre a farle rientrare come se nulla fosse) ed ora ci ha mostrato il suo aspetto di sindaco-poeta. Nella seduta consiliare di ieri sera, per farci capire qual'è la situazione politica che sta vivendo in questi giorni, ci ha fatto ha letto (ma soprattutto spiegato) la poesia di Pablo Neruda "Lentamente muore". Sulla scelta dell'ode nulla da eccepire è la stessa che avevamo usato per chiudere il concerto che nel luglio scorso sosteneva la candidatura a sindaco di Ciro Raia...abbiamo la stessa sensibilità? No, probabilmente è la grandiosità di Neruda che ci rende comuni.


Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire unsogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
(Pablo Neruda)

1 maggio, festa dei lavoratori

Ho ricevuto questo messaggio da Andrea..mi sembra il modo migliore per ricordare i lavoratori (quelli veri)





AUGURI DI FELICE
1 MAGGIO A TUTTI I LAVORATORI

AUGURI AGLI OPERAI E AGLI IMPEGATI DI OGNI ORDINE E MANSIONE
AUGURI AGLI INFERMIERI
AUGURI AI MEDICI
AUGURI AI CAMERIERI
AUGURI AI BIDELLI
AUGURI AI CARABINIERI
AUGURI AI POLIZIOTTI ED AI FINANZIERI
AUGURI AI VIGILI DEL FUOCO E A QUELLI URBANI
AUGURI AGLI INSEGNANTI
AUGURI AI MILITARI
AUGURI AI FERROVIERI


AUGURI A CHI LAVORERA’ DOMANI
AUGURI AGLI INTERINALI
AUGURI AGLI STAGISTI
AUGURI AI CO.CO.PRO.
AUGURI AI LAVORATORI A NERO E AI DISOCCUPATI
AUGURI A CHI HA LA BUSTA PAGA FALSA
AUGURI A TUTTI I PRECARI QUALSIASI COSA FACCIANO

AUGURI AI QUATTRO MORTI AL GIORNO DEL MONDO DEL LAVORO, AUGURI ALLE LORO FAMIGLE CHE QUESTO SCEMPIO FINISCA

AUGURI A CHI NON SI VERGOGNA DI GUIDARE IL SESTO PAESE AL MONDO PER RICCHEZZA SENZA PORRE RIMEDIO AL PROBLEMA

AUGURI A CHI SI FA’ CHIAMARE IMPRENDITORE E NON HA NEMMENO UN DIPENDENTE IN REGOLA