mercoledì 28 novembre 2007

La mia "bambina"




Eccola è lei, la mia "bambina".


Ci sono tremendamente affezionata e se non fosse per dei piccoli teppisti travestiti da bambini di 8 anni sarebbe ancora in buone condizioni....


Me l'hanno regalata i miei genitori per il 18° compleanno, e papà ci ha lavorato pomeriggi interi di nascosto per fare in modo che fosse pronta senza che me ne accorgessi. Quindi potete immaginare quanto ci tenga.


Così domenica scorsa mi sono fatta coraggio e con la mia 500 classe 1970 ho fatto la prima sfilata di auto d'epoca partecipando al raduno organizzato a Somma Vesuviana dall'associazione "Amici del Monte Somma". Chiaramente non abbiamo vinto, c'erano delle 500 modificate in versione sportiva che non sapevo nemmeno esistesero, ma mai vale come in questo caso ...l'importante è partecipare.


Però ho deciso, per l'anno prossimo la rimetto a nuovo devo trovare soltanto il modo di tenere lontani i bambini che vivono nel mio parco e che l'educazione non sanno nemmeno cosa sia...


sabato 24 novembre 2007

Missioni di pace?

Dopo quello che è successo oggi in Afghanistan mi chiedo:
Quando li faremo tornare a casa?

venerdì 16 novembre 2007

Ma quanti imbecilli...




ci sono al mondo? Non lo so, è non credevo che fossero tutti concentrati nel vesuviano, ma ogni giorno sto avendo riprova che il virus dell'imbecillità si annida anche in persone che ritenevi normali (o quasi) fino a poco prima.
Vabbeh che ho scoperto che qualcuno sostiene che io sia pazza, ben venga la pazzia, è cosa ben diversa dall'essere imbecilli.
E poi del resto da che mondo è mondo tutti quelli che non si allineano o sono diversi nel modo di rapportarsi agli altri vengono chiamati pazzi, allora lo sono anch'io.
Quanto agli imbecilli mi limiterò a guardarli da una distanza di sicurezza chissà cosa altro potranno fare oltre a sputare veleno....
Ps A chi mi riferisco? Basta guardare le etichette, stavolta ce l'ho un pò con tutti
politici e pseudo tali, ed amici lecchini dei politici che poi di politico non hanno nulla, si interessano solo ai fatti loro e finchè vanno bene i loro affari fanno i bravi sennò nel loro piccolo s'incaxxano
giornalisti, pseudo pseudo tali, che credono di esserlo perchè qualcuno gli ha messo la penna in mano o gli affidato un incarico importante, ma in realtà non sanno nemmeno dove sta di casa il giornalismo
amici od ex amici o pseudo tali, che ti stanno affianco e poi improvvisamente ti si aizzano contro solo perchè hai espresso un tuo parere, e allora che amico sei se non accetti quello che penso realmente?

martedì 13 novembre 2007

Rino Gaetano


Lo conoscevo poco, ma la fiction trasmessa domenica e ieri da Rai Uno mi ha davvero emozionato.

Ho letto delle polemiche con la sua città natale, Crotone, e delle parole della sorella (che nel film scompare del tutto), ma l'interpretazione di Claudio Santamaria l'ho trovata favolosa. E' un bravo attore, mi ha fatto sentire la tristezza e la solitudine di un uomo che è nato in un periodo in cui è stato difficile capirlo. Probabilmente se si fosse esibito oggi, il successo per lui sarebbe arrivato prima e chissà...

Io ho nel cuore soprattutto una canzone di Rino Gaetano (ma il cielo è sempre più blu) ci ha accompagnati in un'appasionante ed estenuante campagna elettorale ed ogni volta che l'ascolto ho voglia di rimettermi a fare comizi, ma Gaetano non era solo quello e grazie alla fiction credo di aver riscoperto un poeta, mi metterò alla ricerca dei suoi album e dei libri scritti su di lui.

Il film ha però anche il pregio di avermi fatto apprezzare ancora di più Santamaria che avevo già notato nel film Il posto dell'anima, meraviglioso spaccato della vita operaia.

Che dire, finalmente un bel programma in televisione dopo tanta tv trash ci voleva.

lunedì 12 novembre 2007

Nassirya


Quattro anni fa, quella drammatica mattina, io ero in fila per comprare un televisore.

Aspettavo da ore per entrare in un Centro elettrodomestici di Castellammare di Stabia, aveva messo delle grandi offerte ed eravamo in centinaia in fila in attesa dietro delle transenne.

Faceva caldo, e mentre attendevo decisi di inviare un sms ad un'amica-collega, "che noia qui si muore di caldo", o qualcosa di simile...lei mi rispose "mai come quei poveri ragazzi in Iraq". Non sapevo nulla e mi si gelò il sangue.

Pochi giorni dopo ero di nuovo in fila, ero tra le migliaia di persone che affollavano le strade di San Vitaliano con il forte desiderio di partecipare ai funerali del vice brigadiere Giuseppe Coletta.

Non riusciì ad entrare in chiesa, era piccola e c'era spazio per i familiari, i militari e le autorità, ma tanta gente ascoltava commossa e in silenzio la funzione con gli altoparlanti, all'uscita della bara un lungo applauso.

Oggi dopo quattro anni ricordo quel giorno e quel dolore con lo stessa immensa commozione.

La volpe e l'uva

Diceva bene Fedro, brutta cosa l’invidia.
Nei giorni scorsi ho scritto un pezzo su La Provincia che altri colleghi hanno evitato per paura di una querela. Eppure non c’era nulla da temere, la notizia era vera, verificata con fonti certe, la necessità di scriverla era dettata dal fatto che la persona interessata ha un ruolo pubblico, eppure si è sollevato un enorme polverone inutile.
Qualcuno si è persino abbassato a dire che io avrei scritto il pezzo riguardante il consigliere Alfonso Gifuni semplicemente per tutelare o aiutare (non è ancora ben chiaro lo scopo) il mio compagno, solo perché al momento nella sezione di Alleanza nazionale di Sant’Anastasia è in corso un turbolentissimo precongresso. L’ambizione di alcuni e la cattiveria di altri hanno fatto sì che un semplicissimo avvicendarsi ai vertici di un partito si trasformasse in una lotta intestina che si trascina da mesi. Quindi l’aiuto che avrei dovuto dare al mio compagno (ex presidente di circolo a Sant’Anastasia) proprio non si spiega, anche perché fu proprio lui a dimettersi diversi mesi fa. Sono questioni politiche nelle quali non mi immischio, sapete bene che la mia tessera è rosso acceso….
I signori che amano tanto fare i sapienti e sostenere che abbia scritto quell’articolo sull’agriturismo abusivo solo per la persona che mi sta affianco sono davvero meschini, e soprattutto hanno la memoria cortissima.

Già nel 2004 mi sono trovata a dover scrivere un pezzo che riguardava la famiglia Gifuni, allora scrivevo per il quotidiano Metropolis e il titolo e il contenuto dell’articolo non lasciavano dubbi.




Allora perché l’avrei fatto? Il mio compagno all’epoca era presidente di circolo oltre che caro amico di Gifuni quindi la favoletta che gira oggi proprio non regge.
Cosa mi spingeva?
L’amore per la verità, l’unica cosa che ancora oggi (a distanza di 13 anni da quando ho cominciato questo lavoro) mi permette di essere libera e scrivere senza limiti di sorta.
Mi è capitato nella mia carriera anche di dover raccontare di vicissitudini legali di un mio carissimo amico, eppure l’ho fatto senza pormi censure. Il mio pezzo è stato il più duro fra quelli che uscirono all’epoca, ma lui capì perché è una persona perbene. E’ oggi chi mi calunnia dovrebbe fare altrettanto.
La cosa che più di tutte mi fa imbestialire è che chi si permette di parlare è una persona che dimentica che l’ho già perdonata più volte in passato, passando sopra alle sue bugie, oggi ci riprova, ma oggi sono stanca e al limite della sopportazione.
Ha dimenticato che io ho un’ottima memoria, che ricordo bene cosa accadeva all’incirca 10 anni fa….
Di come le era comodo lasciare l’auto nel parco dove vivevo perché doveva andare altrove
Di come fastidiosa (ma per una settimana fu soprattutto preoccupante) era una certa allergia al lattice
Di come decantava un profumo al muschio che anche i reali d’Inghilterra usano farsi preparare da famose erboristerie
E di tante atre cose di cui sono testimone.
Chissà se arriverà a farmi scoppiare oppure la smetterà prima.

domenica 11 novembre 2007

La luce, il buio


Chi nun conosce o' scuro

nun pò capì a luce

nisciun sape a nat

ognuno è sul

Enzo Avitabile

mercoledì 7 novembre 2007

Mimmo Beneventano


Oggi, grazie ad un amico, mi sono ricordata di una data importante:

27 anni fa moriva Mimmo Beneventano

Un eroe dei nostri tempi, un giovane consigliere comunale del Pci, un medico, che con caparbietà ha combattuto la camorra, provava a risvegliare le coscienze, poi il boss Raffaele Cutolo ha deciso che doveva morire, "Dava troppo fastidio".

Quando rileggi di storie come la sua ti senti un brivido che ti corre sulla schiena, ti domandi se stai facendo tutto quanto è nelle tue possibilità per cambiare il mondo in cui vivi...ti capita anche di ascoltare qualcuno che dice: "era meglio se si faceva i fatti suoi, a quest'ora sarebbe ancora vivo"...io penso che quando nasci con un così alto senso della giustizia, della legalità, del rispetto degli uomini (come era capitato anche a Mimmo Beneventano) non puoi neanche pensare di startene in disparte a farti i fatti tuoi.



Vi pubblico anche qui quello che ho scritto su La Provincia
OTTAVIANO – Era il 7 novembre 1980 quando i killer della camorra eliminarono quello che consideravano un nemico scomodo. Troppe battaglie aveva condotto Mimmo Beneventano e tante ne voleva intraprendere. Tanto bastò alla criminalità organizzata per decidere di eliminare un medico, consigliere comunale del Pci che aveva soltanto 32 anni. Non si era spaventato quando lo avevano minacciato e aveva continuato a spronare i suoi concittadini in quegli anni bui dove soltanto Raffaele Cutolo e la guerra di camorra avevano la parola. E allora quella mattina lo uccisero sotto gli occhi della madre che lo salutava affacciata al balcone mentre Mimmo stava andando a lavorare in ospedale. Oggi Ottaviano lo ricorda, una manifestazione è prevista per le 19,30 nella strada a lui dedicata e ad organizzarla il Circolo di Legambiente.

giovedì 1 novembre 2007

Se


Stavo riflettendo sul comportamento che alcune persone hanno avuto nei miei confronti, e poi mi sono imbattuta in un post del mio amico Stefano
ed ho capito....

I f (Lettera al figlio, 1910) di Rudyard Kipling


Se riesci a mantenere la calma
quando tutti attorno a te la stanno perdendo,
Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
tenendo conto però dei loro dubbi;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare
o essendo calunniato non rispondere con calunnie
o essendo odiato non dare spazio all'odio
senza tuttavia sembrare troppo buono nè parlare troppo da saggio;

Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare senza fare di pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta
e trattare questi due impostori proprio nello stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto,
distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
Se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita distrutte
e sai umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;

Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie
e rischiarla in un solo colpo a testa o croce
e perdere e ricominciare dall'inizio
senza mai lasciarti sfuggire una sola parola su quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore,i tuoi nervi,
i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più
e così resistere quando in te non c'è più nulla
tranne la volontà che dice : resisti !;

Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà
o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale;
Se non possono ferirti ne' i nemici ne' gli amici troppo premurosi;
Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l'inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa:
tua è la Terra e tutto ciò che vi e' in essa
e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio!