giovedì 26 luglio 2007

La falsa solidarietà


Da qualche giorno il mondo giornalistico campano è in subbuglio perché ha sospeso le pubblicazioni il quotidiano freepress "Il Napoli".
Appena la notizia è arrivata alle agenzie si sono succedute decine di dichiarazioni di solidarietà. Quante false parole. Mi dispiace per gli otto colleghi professionisti che in questa giungla napoletana erano riusciti a lavorare, ma sentire parole di solidarietà dai politici fa venire il mal di pancia a chi ha a che fare con le difficoltà di questo mestiere tutti i giorni da 14 anni.
Ho letto un nome in particolare che mi ha dato più fastidio degli altri, ho avuto modo di conoscerlo e certe parole poteva risparmiarsele...
Cosa fanno i nostri politici tutti i giorni concretamente per i tanti giornalisti disoccupati della Campania?
Stiamo stipati in uno sterile elenco che non serve a nulla, perché tra l'altro quando si tratta di fare delle assunzioni o sostituzioni si chiamano solo i vecchi collaboratori o quelli "ben segnalati".
Ma perché invece di esprimere una falsa solidarietà non si preoccupano di far rispettare la legge che vuole in ogni ente pubblico un ufficio stampa?
Perché capita che certi colleghi "ingordi" abbiano ben più di un incarico invece di lasciare posto a tutti?
Perché ti trovi persone che non sono nemmeno pubblicisti (ma magari sono laureati in scienze della Comunicazione) a fare gli addetti stampa?
Semplice in molti bandi conta molto di più essere laureato che essere professionista allora per che cavolo ci fanno fare il praticantato e l'esame di Stato se poi vale come un pezzo di carta straccia?
Lo so le mie possono sembrare domande inutili...lo sanno tutti che nel mondo del giornalismo le cose vanno così, ma almeno abbiate la decenza voi che comandate e avete (purtroppo) il potere fra le mani di non manifestare un sentimento di comprensione e rammarico che non sentite neppure lontanamente.

Ai colleghi de Il Napoli la mia solidarietà VERA e segnalo anche qui(come ha già fatto tempestivamente Enzo Iurillo) la petizione per salvare il freepress.
Collegatevi con il blog di Ciro Pellegrino redattore di Epolis e firmate

venerdì 6 luglio 2007

Il lavoro e la dignità


Stamattina (giovedì mattina) sono stata in compagnia di alcune signore che, giustamente, protestavano perchè dopo dieci anni di lavoro gli hanno tolto la possibilità di assistere gli anziani e i disabili (tutti i particoli sono nel mio articolo su la Provincia) e ascoltandole mi sono davvero arrabbiata. Possibile che oggi si lavori per 5 euro all'ora per stare accanto a persone che hanno bisogno di aiuto e poi arrivi qualcuno (magari raccomandato da amici, parenti e conoscenti) e ti freghi quel posto che tu occupi (bene) da 10 anni?

Si è possibile, purtroppo.

E la dignità del lavoratore dov'è?

In questi giorni io sono in cerca di lavoro..vabbeh non solo in questi ultimi giorni, diciamo da un bel pò di tempo e per più di una ragione, e mi sono ritrovata a parlare con colleghi che mi dicevano "Guarda il tuo curriculum è più che buono, aggiungici la telefonata di Tizio e Caio meglio se di quel partito e vedrai che non ci saranno problemi". Beh sarò io che sono strana, ma non ho chiesto a Tizio ne tantomeno a Caio di fare quella telefonata, mi sono limitata a presentarmi ad un colloquio con il mio curriculum. Basterà?

Non lo so, ma non mi andava di mettere in discussione la mia dignità per un lavoro..arrangerò?

Finchè potrò continuerò a farlo perchè almeno sarò sicura di essere arrivata dove sono da sola senza raccomandazioni, perchè (strano a dirsi ai giorni nostri) ma non ne ho mai avute. Una volta ho tentato di parlare con un politico e mi ha detto: "Mi dispiace non c'è nessuno in città che abbia un curriculum come il tuo (non sono megalomane credetemi e che ho cominciato a 18 anni..ragion per cui ne ho fatta di strada), ma tu e la tua famiglia non votate qui e soprattutto non votate per il mio partito...."

Io continuo imperterrita..ma se intanto a leggere ci fosse qualche editore

Giornalista professionista 30enne offresi per lavoro serio, con orari da contratto nazionale e soprattutto retribuito (se poi viene rimborsato come previsto dalle tabelle dell'ordine dei giornalisti e chi si lamenta più) :)