lunedì 4 agosto 2014

La danza degli sciacalli

Non ho mai sopportato gli sciacalli, quelli che vengono fuori a "pasteggiare" quando a terra c'è un "cadavere". Nei giorni scorsi ne ho visti tanti, mi meraviglia la cattiveria umana, mi stupisce che si possa cambiare idea in poche ore, che si possa decidere di esprimere solidarietà per un gesto intimidatorio (reale o solo ipotizzato che sia) e poi si decida di "smontarlo" pezzo per pezzo per avere un po' di visibilità. Se non siete in grado di avere attenzione per le vostre doti personali è meglio che vi ritiriate a vita privata. A Somma Vesuviana (città che amo profondamente, ma piena di gente inutile) capita anche questo, che ci siano "politici" che per avere un briciolo di attenzione debbano attaccare la stampa nonostante non siano neanche in grado di distinguere tra un maschio ed una femmina, dichiarino di nominare un assessore donna salvo essere smentiti 12 ore dopo, che quando provi a cercarli per dargli la possibilità di spiegarsi non rispondano al telefono, salvo poi lamentarsi dei tuoi articoli "di parte". Ma quale parte? Siete voi che dovreste stare dalla parte dei cittadini ed invece vi ritrovate a "gridare" nella sede di un movimento politico o a sbraitare dal vostro profilo di Facebok per avere un pezzetto di potere in più. Vi trovate a non credere a carabinieri e giornalisti, ma date retta ad un "ebetino" 35enne inutile, che negli ultimi anni ha montano e smontato polemiche impossibili, ha osannato l'estrema sinistra, poi ha votato Forza Italia ("la voce del sangue non si dimentica") poi ha sostenuto il M5s (ma anche qui èè da vedere. Quel che è certo è che nella sezione in cui vota le preferenze che aveva annunciato di dare a due candidati della lista di Grillo non ci sono, quelle a Fi dove era candidata una parente si....), poi è diventato un fan del neo eletto sindaco e oggi torna a fare polemiche. E' stato il primo a segnalare le schede elettorali trovate in strada, salvo poi rimuovere il post appena sono sorte le polemiche e si è scoperto chi aveva "lavorato" nel famoso seggio....E' arrivato (sostenuto da un altro uomo di mezza età, pure quello dalle idee poco chiare...("voto Grillo" e poi invece sostiene sempre i parenti (tanti) del centrodestra) a giustificare gravissimi errori compiuti dalla sua lista (oggi oggetto di inchiesta da parte della Procura) accusando persone innocenti, montando un caso, parlando di video, firme testimonianze....Voci e testimonianze che ha soltanto nella sua testa. Oggi accade questo episodio, poco chiaro, ed è tra i primi (insieme al commerciante megalomane e al politico urlante) ad esprimere la solidarietà al consigliere Giuseppe Auriemma, salvo dopo pochi giorni arrivare a scrivere cose a dir poco oscene a riguardo. La più gentile era che io "cercavo lo scoop". Mai cercato scoop in vita mia, mi sono sempre limitata a raccontare i fatti, dovrebbe dire piuttosto che cerca notorietà e che se non gliela do io rispondendo ai suoi post inutili non l'avrebbe mai. E' cattivo, dice spesso che io sono sola, che non ho amici, con quale coraggio cosa ne sai tu della mia vita? Dovrei fare come te...stare sempre in mezzo alla gente per credere di essere importante. Per me amicizia significa ben altro. Gli sciacalli, ricordalo tu e i tuoi "amichetti", non fanno mai una bella fine, vivono e cacciano per lo più soli. E quando tutti avranno ben chiari i vostri (tuo, del consigliere inutile, e dell'altrettanto inutile commerciante) sarete soli e senza nessun sostegno. La solitudine non si mostra si vive. Ricordalo sciacallo.

domenica 8 giugno 2014

Un prezzo non ce l'ho

Ho cominciato a lavorare a 18 anni, perchè il mio era un sogno. Da allora ho fatto una vita di sacrifici, ci sono state giornate che ho lavorato più di 12 ore, ho messo da parte gli affetti, ho trascurato me stessa, per poi ritrovarmi senza neanche un euro a fine mese e non mi sono arresa. So cosa vuol dire mandare avanti una casa, affrontare le difficoltà economiche e nonostante questo non mi sono mai venduta. Un sacco di volte ho detto "no". Bastava dire "si" per avere una vita molto più facile. Ma io sono così: sono testarda. Ci sono dei valori per i quali mi farei uccidere. Oggi vado fiera della mia indipendenza, dell'essere come sono. Io non devo dire grazie a nessuno se non ai miei genitori che non mi hanno mai ostacolato, che hanno sofferto delle mie scelte, ma che se mi voltavo indietro erano lì a guardarmi le spalle. Oggi mi ritrovo a guardare le mie priorità, a pensare che molte persone vanno lasciate andare. Alcuni erano soltanto pesi inutili, altri semplici comparse, alcuni erano falsi e di me non hanno capito nulla. Oggi io ho il mio sogno fra le mani, faccio il lavoro che amo e anche se c'è ancora qualche difficoltà economica so che non devo arrendermi, non posso arrendermi. A rendermi fiera è il fatto che so di non avere un prezzo e lo so perchè le offerte sono arrivate e io le ho declinate. Sono invece circondata da falsi "santoni" che attaccavano la camorra e con la camorra si sono "abbracciati",contestavano i poteri forti e ora alla tavola di quei poteri forti si siedono e banchettano. Domani sera nella mia bella città si vota, domani sera avremo un nuovo sindaco e per me non cambierà assolutamente nulla. Nell'uno o nell'altro caso la mia vita non cambia: sarò libera come lo sono oggi. Voi invece non potrete dire lo stesso: avete venduto l'anima al diavolo e quando ve ne accorgerete sarà troppo tardi.

domenica 1 giugno 2014

Addio ad Alessio, che lottando contro il tumore ci ha insegnato il coraggio

Quella appena trascorsa è stata una giornata triste, di quelle che difficilmente si possono dimenticare. Una giornata in cui la morte di un ragazzo di 25 anni ti toglie la voglia di pensare che esista davvero qualcosa di giusto, ma arrivare a pensarlo sarebbe far torto ad Alessio Giglio. Un giovane la cui vita, e la stessa sofferenza degli ultimi 18 mesi, è invece stata un esempio di quanto la vita sia bella, di quanto ogni attimo vada vissuto con intensiva, di quanto bisogni sorridere alle difficoltà. Ho conosciuto Alessio, un giorno ad una conferenza stampa, il primo impatto fu strano, lo trovai "eccessivo" nel suo modo di essere e poi con il tempo quel suo essere eccessivo è stato quello che me lo ha fatto amare. Non ci sono stata molto nella sua vita, noi ci siamo incrociati poche volte, spesso solo in maniera "virtuale", ma io da Alessio ho imparato tanto. Era garbato, gentile, vitale, io da Alessio ho imparato il coraggio. In questi mesi leggere le sue parole su Facebook mi ha dato la forza di capire che le sciocchezze che alle volte chiamiamo problemi non sono nulla, lui soffriva, doveva subire dolorosi trattamenti e non si lamentava mai. Aveva commosso il mondo ballando mentre gli facevano la chemio, un video ripreso da una sua cara amica che era con lui in ospedale e che ha fatto il giro del web. Alessio era andato in tv, era finito sui giornali e a tutti aveva ricordato di avere forza e coraggio, di non mollare mai. Nell'autunno scorso mi aveva voluto, con altri amici e la sua bella famiglia, alla sua festa di compleanno. Una festa speciale rigorosamente in nero, e per me che quel colore proprio non lo amo, aveva fatto un'eccezione. Mi sono sentita onorata ed ora ricordo quel giorno di festa con grande nostalgia, era con noi, ha ballato per noi, ci ha commosso con le sue parole, allora piangevamo tutti, come abbiamo fatto oggi. Alessio non c'è un perchè al fatto che tu ci abbia lasciato. La tua mamma mi ha detto "ha smesso di lottare, a lui non piaceva stare male e non ha voluto più stare così". E' vero, come poteva un angelo come te, un ballerino del tuo talento, stare fermo in un letto d'ospedale. Alessio tu da oggi non sei più fisicamente con noi, ma non mancherà momento difficile in cui il tuo insegnamento di coraggio e vitalità non ci accompagnerà. Io oggi abbraccio con calore la tua mamma, i tuoi fratelli, il tuo principe Vincenzo, la nostra amica Mary, Gabriella, tutti quelli che sono stati per te una seconda famiglia. E ti mando un bacio lassù, veglia su di noi e quando una stella sarà più luminosa delle altre saprò che si è accesa come una luce del palcoscenico perchè tu stai entrando in scena per sbalordire tutti con i tuoi passi di danza.

venerdì 30 maggio 2014

Per un "posto al sole"

C'era una volta un gruppo di giovani che si dicevano affascinati dalla politica. Un giorno questi giovani, che in passato avevano sempre votato in maniera moderata, decisero di impegnarsi in maniera "estrema", in ballo c'era un assessorato, era stato scritto e dichiarato da più parti. Pur di ottenerlo non si fecero alcuno scrupolo, litigarono con gli amici più cari, rinnegarono i parenti, abbandonarono tutto e tutti. Passarono le elezioni, quell'assessorato non ci fu. E così, come passa una febbre improvvisa, passò anche quell'amore "estremo", ne passarono anche altri a dire il vero. Tornano le elezioni e quel gruppo di giovani decide di riprovarci. Stavolta in campo non c'è soltanto il tanto ambito assessorato, ma anche un importante ruolo in Comune, un ruolo che ti da visibilità e attenzioni e allora i giovani riprendono la stessa strada di un tempo. Scelgono però di rinnegare la lista "estrema" e optano per una più delicata e soft, più consona al loro passato. Aprono l'agendina e richiamato gli amici dell'adolescenza, rompono alleanze già create, creano sotterfugi, si nascondono, fanno una piccola setta dove tutto si gestisce di nascosto. Ottengono il loro risultato (elettorale si intende), ma per avere il ruolo tanto ambito bisogna superare l'ultimo scoglio. Nasce uno scandalo e per nascondere quello scandalo allora la soluzione migliore e gettare fango, se getti il fango tutti dimenticano. E che fa se per averlo, quel ruolo tanto ambito, bisogna calpestare le persone perbene, quelle che conosci da anni, che hai visto combattere sempre e soltanto per le cause giuste, che non si sono fatte comprare mai, men che meno strumentalizzare. Che fa, un "posto al sole", val bene un'amicizia, un amore, un rapporto... Che peccato.

martedì 15 aprile 2014

Restiamo umani

Tre anni fa veniva barbaramente ucciso Vittorio Arrigoni, uno di quei giovani che hanno un'idea, non un'ideologia, che gli fa da ispirazione. Un giovane che ha lottato per cambiare le cose, per difendere un popolo, uomini, donne, bambini. Per riappacificare un popolo diviso in una striscia di terra. Lui era un esempio di vero pacifismo, di reale impegno, fatti e non chiacchiere, per quei fatti, per quello che scriveva, per la sua battaglia fu rapito e strangolato. Oggi noi gli dobbiamo il ricordo, ma un ricordo VIVO fatto di azioni. A persone come lui dovremmo ispirarci per vivere una spanna sopra gli altri, sopra la codardia, la vigliaccheria. RESTIAMO UMANI. Abbiamo tutti una battaglia da combattere, scegliamola e portiamola avanti.

lunedì 14 aprile 2014

La sincerità richiede coraggio

La sincerità richiede coraggio. E i coraggiosi sono una razza quasi estinta. (Alma Gjini) Ci sono quei momenti in cui vorresti essere felice, vorresti sentirti spensierato come gli altri, ma sai che non ci riesci e non ci riesci perchè vivi in un posto dove la gente non apprezza quello che sei. Non ha capito che il tuo essere sincera è una virtù che ti costa cara, ma che non cambierai per avere in cambio una vita più semplice. Difendere un amico in questi giorni, e farlo per proteggere con lui la mia stessa professione e il diritto di critica che ci è garantita dalla stessa Costituzione, mi è costato. Chiedere di diventare meno egoisti, di aprirsi alla gente, di non essere supponenti, di non fare distinguo tra chi è "buono e chi è cattivo". Mi è costato. Qualcuno in questi giorni non mi ha salutato, altri mi hanno detto che sono sempre troppo polemica e che per questo smetterà di "seguirmi", altri cui voglio un bene profondo e sincero non mi hanno "cercato", hanno dimenticato dove si trova la mia casa, non mi hanno chiesto aiuto o sostegno. Qualcuno sabato sera è arrivato a dire, tra il serio e il faceto, che io non sono di centrosinistra. Allora che dovrei fare a questo punto? Ricredermi su quello che sono sempre stata, diventare bugiarda e falsa come molti altri, mettere da parte il mio modo passionale di affrontare le cose? Me lo sono chiesta spesso in questi giorni...cambiare per fare contenta la massa? Impossibile. Io ho mantenuto la parola data. Io c'ero e ci sono stata, altri se ne sono andati o se ne andranno. Oggi salire sul carro del vincitore è facile, banale e scontato. Io c'ero al tuo fianco quando eravamo soli. Io ci sono stata in questi giorni che non mi hai capita, io ci sarò domani quando dovrai attraversare la tempesta. Anche se non mi hai guardata, anche se non mi hai cercata, anche se non mi hai abbracciata. Io sono qui.

giovedì 3 aprile 2014

Hanno ucciso il centrosinistra sommese

Da leggere, assolutamente il commento politico del buon Gaetano Di Matteo. Personalmente, non ho mai sopportato chi si considera "duro e puro" e continuo a non farlo. In realtà territoriali e politiche dove si esalta e si richiede la candidatura di chi è stato arrestato ed ha passato mesi a Poggioreale, a Somma si epura un candidato Salvatore Rianna soltanto perchè ha una sola "macchia" sul suo curriculum politico dimenticando il ruolo che ha rivestito nel partito popolare e nel centrosinistra come amministratore comunale e dirigente, nonostante abbia votato un "eccellente" dirigente provinciale a consigliere comunale, nonostante abbia votato alle primarie scorse per la segreteria del partito. Aveva dalla sua anche una lista (già pronta) con 24 professionisti che avrebbero portato voti e consensi al centrosinistra, un centrosinistra che da 13 anni perde le elezioni e che probabilmente si diverte a perdere facile. Avrei voluto maggior rispetto anche per Umberto Maione che più di una volta si è candidato a sostegno del Pd nei momenti di difficoltà e che si è invece "gettato" via quando chiedeva un ruolo al quale aveva tutto il diritto di ambire. Avrei voluto migliaia di persone alle primarie per scegliere liberamente il proprio sindaco ed invece di libero in questo voto non c'è nulla. C'è un braccio di ferro tra Renziani, Cimminiani, supporter di Mario Casillo (consigliere regionale indagato), tra una sezione chiusa a chiunque non sia "duro e puro" o una pecorella mansueta, che ha rifiutato anche me lo scorso anno. Ero buona per fare propaganda, poi appena ho ottenuto 173 voti (troppi, in sezione me ne davano tra i 40 e i 70) sono stata "cacciata via", avevano il terrore (così hanno sostenuto in una pubblica piazza davanti a testimoni) che volessi prendermi il partito. Ma tenetevelo il partito. Se è questa la politica che fate, quella del facciamoci male, io non ho alcun interesse a seguirvi. Io amo Somma, e farò ogni cosa in mio potere affinchè questa città abbia un'amministrazione comunale libera che risponda soltanto agli elettori. Sono anche profondamente delusa da chi non ha capito di essere finito in una spirale di potere più grande di lui, che sarà usato e gettato via come è già capitato ad altri illustri candidati. A chi il potere ha dato alla testa e non ha alzato neanche il telefono per chiedere, da amico prima che da politico, cosa ne pensassi e che ora si affida agli stessi che lo scorso anno lo lasciarono solo. IO sono sempre qui, non mi sposto, non fate allusioni di sorta, sono e resto una donna di Sinistra. Ma allo stesso modo sono convinta che queste primarie abbiano definitivamente ucciso il centrosinistra sommese e oggi piangiamo sulle sue misere spoglie.

lunedì 3 febbraio 2014

Addio sindaco

Io le ho sempre dato del "voi", lo so è anacronistico, ma era la mia personale forma di rispetto. Spesso abbiamo discusso, ci siamo arrabbiati a vicenda e oggi stare qui a cercare di fare un ricordo è difficile, ma sento di doverlo fare. E per la prima volta mi permetterò di darti del tu. Il ricordo di una persona che non c'è più può spesso far cadere nell'ipocrisia e io ti ho sempre detto quello che pensavo e proprio la mia sincerità ci ha permesso di essere leali avversari. Non dirò che eri il migliore sindaco che Somma potesse avere perchè mentirei. Allo stesso modo però posso dirlo, lo so, a modo tuo amavi Somma Vesuviana, la amavi davvero, ma dovevi confrontarti con la politica, quella politica che io non riesco a capire, e a causa di quel modo di fare politica e di certi consiglieri comunali la tua azione amministrativa non decollava, ma i sommesi ti hanno voluto sindaco per tre volte. Per me era inconcepibile, ma è così: i sommesi ti hanno amato. Per alcuni eri "Re Ferdinando", per me eri il sindaco che andava rispettato per il suo ruolo e non condiviso per le sue scelte. Oggi eri lì, con tanta gente intorno che veniva ad omaggiarti, tanta di quella gente è stata falsa con te, ti ha pugnalato alle spalle, ha reso inutile gli sforzi che cercavi di fare. Tanti altri erano lì a piangere lacrime sincere. Non dovevi andare via così. Non dovevi lasciare Somma da sola. Da mesi la politica cittadina è allo sbando, da quel primo e ultimo consiglio comunale di settembre in cui sei venuto per cominciare il tuo terzo mandato e sei andato via arrabbiato per quello che i tuoi stessi consiglieri di maggioranza ti avevano fatto. E anche nel giorno delle tue dimissioni, un documento amaro, l'ultima "cattiveria" l'hanno considerata alcuni. Ero convinta che avresti superato anche questa malattia come tutte le altre sfide impossibili che ti avevo visto vincere in questi anni. Non rinnegherò mai tutte le critiche che ti ho fatto, e per me parlano gli articoli di giornale che ho scritto in tutti questi anni con la speranza di "smuovere" la tua attività amministrativa. Ma non posso neppure negare che vedere la tua maggioranza allo sbaraglio lasciata sola in questi mesi che tu non potevi seguire più tutto per le tue condizioni di salute precarie, mi ha fatto capire che ruolo importante era il tuo. Come eri stato in grado per sette anni di "guidare la barca" e senza condottiero la barca non si muoveva dal porto, ma restava ferma in acque stagnanti. Tra qualche ora ti daremo l'ultimo saluto, poi dovremmo voltare pagina e cominciare una nuova pagina della storia di questa città che io e te amiamo tanto. Lo abbiamo dimostrato in modo diverso su fronti opposti, ma con reciproco rispetto. Che tu possa raggiungere la serenità eterna e che la nostra Somma possa trovare il modo di uscire da questo buio e rivedere la luce.