lunedì 14 aprile 2008

Ladri di sogni


Quando si decide di fare politica, lo si fa anche per coltivare un sogno. Per augurarsi che la propria città possa cambiare in meglio, che il tuo piccolo apporto possa essere utile. O almeno io la penso così e sto coltivando un sogno che ieri e oggi hanno provato a rubarmi.

Ho assistito in un quartiere della mia città a scene davvero assurde, dove sulla soglia del seggio mi hanno "travolta" e consegnato i fac simile di un candidato a sindaco e di un consigliere di una lista collegata a tutt'altro candidato e mi è stato "chiesto" di votare per loro. Ho atteso almeno dieci minuti in quel seggio per capire se l'andazzo era quello oppure se si trattava di un caso sporadico che fosse capitato soltanto a me. Purtroppo mi sono resa conto che era la prassi, chiunque si avvicinava all'entrata della scuola veniva "assalito" con una richiesta esplicita. Cosa ha spinto quei giovani a violare le leggi che tutelano gli elettori e la distanza dal seggio? Lo hanno fatto spinti da un fervente ideale politico o da uno sfolgorante amore per i due candidati? Non lo so...so però che uno dei due candidati interpellato riguardo l'enfasi che c'era in quel quartiere per la sua persona, ha candidamente ammesso di aver promesso ai suoi nuovi supporter che realizzerà lì un campetto sportivo che i ragazzi dei parchi potranno utilizzare....

Un'altra questione che mi ha messo in angoscia è quella che riguarda l'ipotesi di una compravendita dei voti.

Secondo le voci che ho raccolto nelle ultime ore 70 voti sono arrivati a costare ad un candidato/a 7000 euro...certo sono chiacchiere, ma se domani alla fine dello scrutinio in quel determinato seggio quella determinata persona prenderà davvero 70 voti ci si potrà porre il dubbio? Saranno fatte verifiche? Anche perchè non è l'unica, altre l'hanno anticipata, e stavolta frigoriferi e lavatrici sono sembrate ben poca cosa. Si contrattava direttamente per 100 euro a voto, 50 per il "gancio" che creava il collegamento con il gruppo e 50 per il singolo elettore.

Insomma nel 2008 hanno provato a rubarmi un sogno scambiando i miei ideali e il mio impegno con 100 euro...

vale la pena di continuare a lottare se per molti è normalissimo che ciò accada?

4 commenti:

arpia ha detto...

sì, vale la pena lottare. ma con i mitra.d.

stellastale ha detto...

vale la pena di lottare... ovviamente senza mitra... e dicendo a chiare lettere che chi inneggia ai mitra � un imbecille

Anonimo ha detto...

Cara Gabriella, ho a lungo cercato le parole per risponderti. Hanno rubato, a suon di buoni spesa e chissà cos'altro, anche i miei di sogni. Ognuno ha il governo che si merita, dicono. Ma è dura vedere il proprio lavoro calpestato, sbriciolato. Vale la pena di lottare? Si. Senza dubbio. Forse dobbiamo toccare il fondo prima di risalire, ma ho paura dell'abisso da attraversare prima di arrivarci.
Cercando un punto positivo, potrai continuare serenamente nella tua professione, senza avere la spada di Damocle di essere "controllore e controllato" scrivendo di politica. Magra consolazione, senza dubbio. Ma la migliore forma di lotta è mettere a nudo tutte le sconcezze e sperare che bastino a far entrare un po' di sale in zucca all'elettore medio.
-Mary-

admin ha detto...

Killerkow e Stale, siamo d'accordo, si lotta ma senza mitra, chi è "costretto" ad inneggiare ai fucili non ha altri argomenti su cui fondare le sue ragioni
Grazie Mariangela, io sto cercando ancora e parole per tornare a scrivere...stavolta la batosta è stata dura a livello nazionale e più che mai a livello locale, hanno provato a rubare un sogno, ma noi continueremo a sognare :)