giovedì 3 maggio 2007

L'incomprensione


Due giorni di black out. Non ho avuto voglia di scrivere, niente, nè che fosse personale, nè che fosse professionale. Semplicemente ho occupato la mente facendo altro. C'è una ragione: riflettevo sull'incomprensione. Per gran parte della mia vita ho pensato che fosse necessario, quasi indispensabile piacere agli altri, adesso ho finalmente capito che è necessario, praticamente indispensabile, piacere a se stessi.

Ho avuto un colloquio mercoledì che mi ha lasciato l'amaro in bocca, ma per la prima volta non sono stata male. In altre occasioni per la medesima situazione mi sarei sentita vuota e triste adesso so che posso contare su di me e non importa ciò che dicono gli altri, importa ciò che penso io.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ed è esattamente così: mai consentire agli altri di costringerti ad essere quello/a che non vorresti essere. Altrimenti si finisce a dire la battuta di Groucho Marx: 'Non vorrei mai far parte di un club che avesse tra i suoi soci uno come me!". Baci. Enzo Iurillo

stellastale ha detto...

stai diventando grande, bellì!!! baci

admin ha detto...

mmm perciò mi sta spuntando il molare del giudizio...baci cara
Enzo si paga parecchio il coraggio di essere se stessi

Anonimo ha detto...

Già. E a dire il vero sono un pò stanco, vorrei iniziare a fingere un pò. EnzoI.

admin ha detto...

Credo che chi ha deciso di essere se stesso e dire ciò che pensa difficilmente può fare "facce" da circostanza. Enzo rassegnati :)