lunedì 12 novembre 2007

La volpe e l'uva

Diceva bene Fedro, brutta cosa l’invidia.
Nei giorni scorsi ho scritto un pezzo su La Provincia che altri colleghi hanno evitato per paura di una querela. Eppure non c’era nulla da temere, la notizia era vera, verificata con fonti certe, la necessità di scriverla era dettata dal fatto che la persona interessata ha un ruolo pubblico, eppure si è sollevato un enorme polverone inutile.
Qualcuno si è persino abbassato a dire che io avrei scritto il pezzo riguardante il consigliere Alfonso Gifuni semplicemente per tutelare o aiutare (non è ancora ben chiaro lo scopo) il mio compagno, solo perché al momento nella sezione di Alleanza nazionale di Sant’Anastasia è in corso un turbolentissimo precongresso. L’ambizione di alcuni e la cattiveria di altri hanno fatto sì che un semplicissimo avvicendarsi ai vertici di un partito si trasformasse in una lotta intestina che si trascina da mesi. Quindi l’aiuto che avrei dovuto dare al mio compagno (ex presidente di circolo a Sant’Anastasia) proprio non si spiega, anche perché fu proprio lui a dimettersi diversi mesi fa. Sono questioni politiche nelle quali non mi immischio, sapete bene che la mia tessera è rosso acceso….
I signori che amano tanto fare i sapienti e sostenere che abbia scritto quell’articolo sull’agriturismo abusivo solo per la persona che mi sta affianco sono davvero meschini, e soprattutto hanno la memoria cortissima.

Già nel 2004 mi sono trovata a dover scrivere un pezzo che riguardava la famiglia Gifuni, allora scrivevo per il quotidiano Metropolis e il titolo e il contenuto dell’articolo non lasciavano dubbi.




Allora perché l’avrei fatto? Il mio compagno all’epoca era presidente di circolo oltre che caro amico di Gifuni quindi la favoletta che gira oggi proprio non regge.
Cosa mi spingeva?
L’amore per la verità, l’unica cosa che ancora oggi (a distanza di 13 anni da quando ho cominciato questo lavoro) mi permette di essere libera e scrivere senza limiti di sorta.
Mi è capitato nella mia carriera anche di dover raccontare di vicissitudini legali di un mio carissimo amico, eppure l’ho fatto senza pormi censure. Il mio pezzo è stato il più duro fra quelli che uscirono all’epoca, ma lui capì perché è una persona perbene. E’ oggi chi mi calunnia dovrebbe fare altrettanto.
La cosa che più di tutte mi fa imbestialire è che chi si permette di parlare è una persona che dimentica che l’ho già perdonata più volte in passato, passando sopra alle sue bugie, oggi ci riprova, ma oggi sono stanca e al limite della sopportazione.
Ha dimenticato che io ho un’ottima memoria, che ricordo bene cosa accadeva all’incirca 10 anni fa….
Di come le era comodo lasciare l’auto nel parco dove vivevo perché doveva andare altrove
Di come fastidiosa (ma per una settimana fu soprattutto preoccupante) era una certa allergia al lattice
Di come decantava un profumo al muschio che anche i reali d’Inghilterra usano farsi preparare da famose erboristerie
E di tante atre cose di cui sono testimone.
Chissà se arriverà a farmi scoppiare oppure la smetterà prima.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Cavolo.. sei proprio incaxxata...non conoscevo questo tuo lato. E non ho nessuna intenzione di porgerti la spalla perchè so bene che quello che fai lo fai con convinzione ed onestà

admin ha detto...

Grazie Stefano :)
e si quando mi tocca ribadire certe cose divento proprio nera ;)

stellastale ha detto...

non sapevi che gabri si incazza e che quando lo fa fa paura sul serio? allora vuol dire che non la conosci da tanto o che non hai avuto come me la fortuna di starle accanto per un po' di tempo....
bellì complimenti se hai scritto un pezzo che ha fatto incazzare qualcuno.... sapessi quanto mi manca sta cosa, ma ognuno fa le sue scelte e io devo rispettare (forse capire bene) le mie
io non ho dubbi sulle motivazioni che ti hanno spinto- per quello che puo' contare- La battaglia su gifuni me la ricordo sul nostro metropolis. Ti abbraccio forte e continua sempre con la determinazione (diciamo capatosta và) che ti contraddistingue

admin ha detto...

Lasty tu non sai quanto è bello sentire le tue parole, mi rimandi indietro nel tempo a quando si condivideva poco, si lavorava tanto e si era soddisfatti.
Hai ragione bisogna rispettare le proprie scelte anche se a volte non riusciamo a capirle fino in fondo, e sono contenta che anche tu ricordi che certe mie questioni di principio hanno radici antiche
eheheh per la capatosta credo che morirò così.
Ti voglio tanto bene
Un abbraccio

Ps diciamolo però con te non mi sono mai incaxxata :P

Anonimo ha detto...

si è proprio incazzata NERA, come il suo compagno/camerata!

admin ha detto...

e dunque? se è una battuta non fa ridere.
Provi lei a fare il mio lavoro in mezzo a gente ignorante che pensa che tutti si comportino in modo gretto e meschino perchè loro sono così, e poi vedrà. Ma lei non può capire altrimenti si firmerebbe invece di scrivermi in anonimo.

Anonimo ha detto...

POTRESTI INDICARMI IL TITOLO DELL'ARTICOLO GABRIELLA, perchè non lo trovo sul sito?
T.REA

admin ha detto...

Tommaso basta che passi il mouse sulla parola pezzo e c'è il link all'articolo che mi chiedi :)